Trapani fa collezione di “no”, Erra potrebbe restare

Ultime 24 ore da incubo per il Presidente della Paganese Raffaele Trapani. In un solo giorno la società azzurrostellata è passata dall’accordo con Salvatore Campilongoclamorosamente ri-accasatosi alla Cavese – ai successivi rifiuti di Gianluca Grassadonia e Nello Di Costanzo, per poi ritornare gioco-forza sui propri passi e confermare un Alessandro Erra ormai con le valigie in mano.

All’allenatore di Coperchia era già stato comunicato l’esonero, in seguito ad un confronto con la dirigenza che aveva evidenziato un necessario cambio di rotta. La scelta era quindi ricaduta su Campilongo, che si era detto disponibile all’ingaggio, seppur con un piccolo nodo legato allo staff. Poi, nella serata di ieri, l’inserimento della Cavese in virtù dei buoni rapporti tra il tecnico ed Antonio Schetter, nuovo consulente di mercato degli aquilotti.

L’ipotesi però non sembrava così realistica, date le esperienze passate in quel di Cava. Eppure lo sgambetto c’è stato, mandando in fumo il piano del patron Trapani e del ds Accardi, ormai pronti ad annunciare il loro nuovo allenatore.

Di qui in poi le soluzioni alternative, tutte fallimentari. Prima il tentativo per riportare per la terza volta Grassadonia a Pagani, ricevendo un secco “no”, poi lo stesso esito con l’ex-Nocerina Nello Di Costanzo.

Di conseguenza il cerchio potrebbe chiudersi con un clamoroso dietro-front, con Erra che resterebbe al proprio posto nonostante andasse incontro ad un destino diverso. Un finale di 2020 in pieno stile thriller, che da un lato potrebbe avere strascichi sul resto della stagione, dall’altro metterebbe le basi per un confronto costruttivo sul tema mercato.

D’altronde, dopo l’ennesima prova negativa con il Foggia, lo stesso Erra era stato chiaro: “Qualcosa va cambiato”. Quel qualcosa adesso dovrà necessariamente riguardare la composizione della rosa, con l’aggiunta di 4-5 calciatori di qualità con cui si possa tentare una salvezza altrimenti irraggiungibile.

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