
Comincia nel migliore dei modi l’avventura di Pasquale Marino alla guida della Salernitana. I granata hanno battuto il Sudtirol dell’ex Castori con il punteggio di 2-1. Una boccata d’ossigeno vitale per il Cavalluccio, che non poteva permettersi ulteriori passi falsi dopo le sconfitte contro Palermo e Juve Stabia. A decidere il match le reti di Ghiglione e Ferrari nel secondo tempo, seguite dal tap-in di Pietrangeli che ha tenuto sulle spine i padroni di casa fino al fischio finale.
Risposta importante dei granata alle ultime sconfitte
Gara delicatissima all’Arechi con oltre 14.000 spettatori a stringersi attorno alla squadra nel momento più complicato della stagione. E in campo i granata hanno dato una risposta importante. Una prestazione senza errori, con la grinta necessaria per battere un avversario sempre ostico. Applauditissimo l’ex Fabrizio Castori, per la prima volta a Salerno da avversario dopo la promozione del 2021. Applausi anche per Marino, che per la sua prima uscita non ha stravolto l’abituale schieramento di Breda negli uomini e nel modulo ma ha restituito le fasce a Ghiglione e Corazza, avvicinando Verde e Soriano a Cerri. Diverso soprattutto lo spirito dei giocatori in campo, subito alla ricerca del gol invece dell’attendismo poco proficuo visto nelle precedenti uscite.
Cerri e Lochoshvili tra i migliori nel primo tempo
Il Sudtirol ha subito spaventato i padroni di casa con un destro di Martini deviato da Ferrari, ma la Salernitana ha aggredito la partita tenendo il baricentro alto e costruendo varie occasioni. Il primo squillo è arrivato dopo otto minuti, con una conclusione di Verde di poco larga su sponda di Cerri. Un altro suggerimento del centravanti ha mandato al tiro Amatucci, con la respinta puntuale dall’altro ex granata Adamonis. Lo stesso Cerri poi al quarto d’ora ha sfiorato il vantaggio, con un grande aggancio in area e una girata di poco larga. Buono il lavoro sporco dell’ex Como tra le maglie della difesa tirolese: un’altra sponda, seppur in fuorigioco, ha poi invitato al tiro Corazza dopo una conclusione a botta sicura di Lochoshvili.
Adamonis mantiene la porta inviolata prima dell’intervallo
Ottima anche la partita del georgiano, puntuale nelle chiusure difensive e pericoloso negli sganciamenti offensivi sulla sinistra. Il Sudtirol si è reso pericoloso con un colpo di testa di Molina, con Ferrari provvidenziale a liberare l’area piccola, e con un piattone impreciso di Odogwu da buona posizione, entrambe le occasioni su suggerimento di Davi. La Salernitana invece è arrivata due volte davanti ad Adamonis. Prima con Verde su imbucata di Ghiglione, con il portiere lituano bravo a salvare, azione tuttavia viziata da fuorigioco di partenza. Poi con Soriano, liberato davanti alla porta dalla suola dell’ex Spezia, tentativo smorzato dall’intervento decisivo di Davi. E dall’angolo Ferrari, spinto da Veseli, ha reclamato senza successo un penalty da rivedere.
Ghiglione sblocca il match all’inizio della ripresa
Il secondo tempo è cominciato sulla falsariga del primo. Adamonis con una gran parata ha fermato una conclusione ravvicinata di Cerri, servito dalla sponda di Ferrari sugli sviluppi di una punizione. Gol nell’aria per i granata, arrivato al minuto 49. Una bella combinazione tra Corazza, Amatucci e Soriano sugli sviluppi di una rimessa laterale ha sganciato in area il terzino di proprietà del Bologna. Dribbling secco su Giorgini e assist perfetto per l’accorrente Ghiglione, che ha bucato Adamonis portando in vantaggio i padroni di casa.
Ferrari raddoppia ma Pietrangeli riapre subito il match
La reazione del Sudtirol in un cross insidioso di Veseli, che ha sfiorato il palo facendo venire un brivido al portiere granata Christensen. Ma dai piedi di Tommaso Corazza è partito anche il calcio d’angolo del raddoppio all’ora di gioco. Perfetta l’incornata del capitano Gian Marco Ferrari, che ha schiacciato a terra prendendo il tempo proprio al terzino albanese. Il Sudtirol è tornato subito in partita con l’aiuto dell’arbitro Marinelli, che ha invertito un calcio di punizione vicino all’area granata. Christensen ha deviato sul palo la parabola di Praszelik, ma la palla è finita sui piedi di Pietrangeli che ha facilmente depositato in rete. Molto negativa la direzione del fischietto romano, che ha anche sorvolato su una serie di ammonizioni a carico dei biancorossi tollerando le maniere forti degli ospiti per stoppare le ripartenze granata.
Il capitano granata trascinatore e nettamente il migliore in campo
La Salernitana ha avuto il merito di non scomporsi e di reagire subito. Ferrari di testa ha sfiorato il bis colpendo la traversa, su un altro gran cross di Corazza. I granata hanno gestito il vantaggio senza farsi prendere dal panico, trascinati dall’ex Sassuolo davvero monumentale in difesa. Ruggeri ha stoppato una conclusione insidiosa del neoentrato Barreca, Corazza sul ribaltamento di fronte ha sprecato una buona occasione per chiudere i conti. Marino ha ridato benzina ai suoi sostituendo Soriano con Tongya e poi rimpiazzando Verde con Stojanovic e Cerri con Raimondo.
Le mani di Christensen salvano una vittoria vitale
L’unica vera occasione per il Sudtirol è arrivata nel recupero, dopo una conclusione di Stojanovic bloccata da Adamonis. Mallamo ha raccolto una spizzata di Zuccon e ha colpito di prima intenzione da fuori area, un destro secco ben indirizzato a cui Christensen ha risposto con una gran parata a due mani. Il portiere danese ha salvato la vittoria dei granata, che adesso sono a due punti dalla soglia salvezza. Di capitale importanza sarà la sfida a Cittadella in programma nel giorno di Pasquetta.
[Foto: ufficio stampa Salernitana]