Morero: “Mi auguro che i biancoverdi riescano ad arrivare ai playoff”

Santiago Morero

La redazione di Zero a Zero ha contattato l’ex calciatore biancoverde Santiago Morero per farsi raccontare dei suoi trascorsi da giocatore, in attesa della sfida tra Avellino e Turris.

Buonasera Santiago, qual è il tuo ricordo più bello legato al mondo dei lupi? “Difficile sceglierne uno, di sicuro la vittoria del campionato di Serie D: lo spareggio a Rieti è stato un momento indimenticabile. Anche gli altri anni che ho vissuto ad Avellino sono stati importanti, per via dell’affetto dei tifosi”

Con quale giocatore biancoverde hai instaurato un rapporto idilliaco? “Ho legato con molti compagni di squadra, ma con Luis Alfageme ho stretto un rapporto fantastico, forse perché argentino come me. Non ci conoscevamo prima, ma è nato un legame di amicizia che va avanti ancora oggi. Ho un buon ricordo con tutti i ragazzi, mi sento, quasi, con tutti i compagni che sono stati in Serie B. Con Luis si è creato un rapporto che va oltre il calcio”

Hai vissuto il momento nefasto dei lupi. Cosa hai provato quando siete passati dalla Serie B alla D? “È stato un momento di grande delusione, soprattutto per la gente che da tempo sposava i colori biancoverdi; mi riferisco ai magazzinieri e al team manager. La squadra si è trovata da disputare un campionato di Serie B a scomparire dal calcio che conta. Un grande peccato, perché ricordo una bella amichevole, a Frosinone, contro la Roma. Eravamo un bel gruppo, ma poi è cascato il mondo ed è stato un momento veramente brutto”.

I biancoverdi stanno vivendo un periodo complicato, riusciranno a raggiungere i playoff? “Mi spiace per l’Avellino, pensavo che in questi anni potesse fare qualcosa in più, ma le cose non sono andate tanto bene. Non è facile il campionato di Serie C, sarà ancora più complicato l’anno prossimo con la presenza di squadre prestigiose. Quest’anno i biancoverdi hanno iniziato male, hanno cambiato molti giocatori. I lupi non hanno una base solida come il Catanzaro; i giallorossi hanno mantenuto un ossatura per tre anni e facendo qualche ritocco hanno vinto il campionato. Mi auguro che i biancoverdi riescano ad arrivare ai playoff, ma ci sono tante partite difficili da giocare, ma finche c’è la possibilità bisogna crederci”.

Un calciatore degli irpini che ha calcato, come te, il rettangolo di gioco di Serie A è Marcello Trotta. Cosa ne pensi del numero 29? “Ha giocato a livelli importanti, ma ora è in un contesto difficile; quando le cose vanno male, tutti ne risentono. I giocatori che sono arrivati a gennaio non hanno effettuato il salto di qualità che tutti ci aspettavamo. Trotta non lo conosco personalmente, ma penso che ci tenga, sicuramente, alla maglia”.

La rete più importante che hai realizzato in carriera? “Quella in Serie A , con la maglia del Chievo Verona, contro la Fiorentina. Sono legato anche al gol nella finale argentina e alle reti messe a segno in Serie B”.

Che emozioni hai provato all’esordio in Serie A? “In passato avevo giocato nel massimo campionato argentino, in Italia nei primi 5 mesi non ho trovato spazio. La prima partita è stata a San Siro contro l’Inter ed esordire contro la formazione di Mourinho è stata un’esperienza indimenticabile”.

Hai concluso la carriera alla Nocerina. Cosa ti ha lasciato l’esperienza rossonera? “Pensavo di chiudere la carriera ad Avellino, ma non c’è stata la proposta per proseguire. Avendo la famiglia a Vico Equense ho deciso di continuare ancora un anno ed ho accettato l’offerta della Nocerina. Con i rossoneri è stata una stagione difficile per via del Covid e per le avversità societarie. Mi sono ritrovato in una piazza importante, ma non mi sono potuto godere i tifosi per la pandemia. Abbiamo svolto un campionato buono, perdendo in semifinale playoff. Ho dato il mio massimo contributo e sono contento di aver giocato. Ringrazio la Nocerina, sperando di aver lasciato un buon ricordo”.

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