Fib “boccia” decreti e ordinanze: «Sono contraddittori per la nostra disciplina»

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La Federbocce definisce «contradditori tra loro» gli ultimi Decreti governativi e ordinanze regionali in merito alla pratica della disciplina. La Fib  sottolinea che «in alcuni casi permettono la pratica all’aperto, in altri casi consigliano la pratica all’aperto, in altri casi ancora permettono l’uso degli impianti sportivi. A volte includono lo sport delle bocce nelle attività permesse, in altre non menzionano lo sport delle bocce fra le attività permesse».

La Fib, nel pieno rispetto delle norme emanate dal Governo nazionale, al momento ha consentito  esclusivamente l’allenamento in forma individuale degli atleti di interesse nazionale. È evidente che la Federbocce non può predisporre piani di riapertura dell’attività sportiva sulla base di decine di ordinanze regionali e comunali di differente contenuto.

Pertanto, la federazione continuerà ad attenersi alle disposizioni del Governo nazionale che per loro natura stabiliscono regole e parametri uguali per tutto il territorio nazionale.

In chiusura, un’importante puntualizzazione: «Laddove le ordinanze locali lo consentano, la riapertura dell’attività esula dalle autorizzazioni federali per la ripresa dell’attività nelle bocciofile e per l’eventuale riapertura dell’attività federale ufficiale. La responsabilità di tali aperture e il rispetto di tutti i protocolli igienico-sanitari sono di esclusiva competenza dei presidenti delle società, in accordo con i Comuni (se proprietari). Tutte le tutele previste dai protocolli di sicurezza devono essere rispettate, verificando inoltre la validità delle coperture assicurative per lo svolgimento dell’attività all’interno dei bocciodromi».

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