Salernitana, ennesima delusione: il Verona festeggia la salvezza all’Arechi

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La Salernitana si congeda nel peggiore dei modi dal proprio pubblico, con una sconfitta casalinga contro il Verona che permette agli scaligeri di festeggiare la salvezza con un turno d’anticipo. Ci si aspettava una squadra battagliera dopo il bel pari contro la Juventus, motivata anche dalla sentita rivalità con i gialloblu. Invece i granata di Colantuono praticamente non sono scesi in campo, regalando il match ai veneti. Una grande delusione di fronte ai quasi 16.000 spettatori accorsi a dare l’arrivederci alla Seria A.

Partenza a razzo del Verona

Il Verona è partito con grande determinazione alla ricerca dei gol-salvezza e ha dominato il match fin dai primi minuti. Il tridente offensivo composto da Lazovic, Suslov e Folorunsho ha fatto impazzire la fragile difesa granata. I tre hanno approfittato del gran lavoro della punta Noslin, che ha svariato sul tutto il fronte offensivo aprendo ampi spazi per gli compagni. La Salernitana è andata subito in apnea senza trovare il modo di rendersi pericolosa dalle parti di Montipò. Non ha giovato il ritorno dal primo minuto di Kastanos, in coppia con Tchaouna alle spalle di Weissman. Molto male anche l’israeliano, che ha confermato le sue enormi difficoltà nel ruolo di punta unica. Negativa anche la performance della coppia di centrocampo Coulibaly-Basic, nettamente sovrastata dai dirimpettai Serdar e Duda.

Suslov scatenato con Noslin e Lazovic

Il Verona nei primi venti minuti ha banchettato nella metà campo granata. Noslin ha graziato i padroni di casa con due conclusioni imprecise, Lazovic e soprattutto Suslov hanno fatto a fette la difesa con tagli, inserimenti e calci piazzati. Scatenato lo slovacco, protagonista di tutte le azioni offensive ospiti e poi del gol. Prima un tiro ribattuto in area da Kastanos, poi una punizione conquistata da fuori area – dopo rinvio sbagliato di Fazio – che ha chiamato Fiorillo a una gran parata. Quindi il vantaggio, al minuto 22, dopo l’ennesima riconquista alta del Verona. Sombrero su Sambia sulla trequarti, scambio con Noslin e gran sinistro a bucare la porta granata.

Folorunsho raddoppia prima dell’intervallo

Lo slovacco ha continuato il suo show e contemporaneamente è cresciuto anche Folorunsho, che ha sfondato in un paio di occasioni sul lato sinistro dell’attacco scaligero. Allo scadere della frazione Fiorillo ha respinto una insidiosa conclusione dell’ex Bari, lanciato da Noslin. Ma nulla ha potuto sul tap-in vincente del centrocampista di proprietà del Napoli prima dell’intervallo, azione nata dall’ennesimo disattenzione difensiva granata. Un’incomprensione tra Sambia e Kastanos in uscita dall’area granata, che ha permesso a Noslin di riconquistare il pallone e liberare Lazovic al cross. Un primo tempo da incubo per la Salernitana, con un umiliante doppio zero nelle caselle dei tiri pericolosi.

Nessuna reazione da parte dei granata nella ripresa

Nella ripresa la musica non è cambiata. Encefalogramma piatto per la Salernitana, mentre il Verona ha sfiorato il tris con Noslin che non ha inquadrato la porta da buona posizione. Fiorillo si è confermato il migliore in campo tra i granata con un’altra bella parata sull’olandese. Folorunsho poi ha sfiorato la doppietta con un gran destro dalla distanza che ha colpito il palo. Nemmeno l’ingresso di Candreva ha scosso la Salernitana, che ha messo a referto solo qualche tiro dalla distanza con il romano e Pierozzi.

Buon esordio per Gerardo Fusco

Colantuono ha fatto debuttare il giovane Gerardo Fusco, figlio dello storico ex capitano granata Luca, al centro dell’attacco e il classe ’05 si è mosso benino. Prima ha sfiorato la deviazione vincente su un cross teso di sambia. Poi dall’angolo seguente ha servito spalle alla porta Pierozzi, che ha centrato il palo di sinistro. Sulla ribattuta è stato Giulio Maggiore a ribadire in rete accorciando le distanze poco prima del 90°. Per un attimo la Salernitana ha creduto nella rimonta, ma i granata non sono riusciti a rendersi pericolosi nel recupero. Così al fischio finale di Di Bello il Verona ha festeggiato la meritata permanenza nella categoria.

Capolavoro-salvezza per Baroni

Una grande impresa firmata dal tecnico Marco Baroni, che a gennaio ha visto la sua squadra uscire smantellata dal calciomercato invernale. Eppure il tecnico fiorentino non si è perso d’animo, lavorando sui nuovi acquisti e riuscendo ugualmente a conseguire senza patemi l’obiettivo salvezza.

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