Sinisa Mihajlovic è il vincitore della terza edizione del Premio Piero Santin, dedicato alla memoria del tecnico istriano
Il Premio Piero Santin 2021 va a un Allenatore e uomo che di fronte alle sfide della vita ha risposto con tenacia, speranza e rinascita interiore. Questa la motivazione del prestigioso riconoscimento assegnato questa mattina a Sinisa Mihajlovic. Ad assegnarlo, il Comitato Promotore del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile città di Cava de’ Tirreni.
Il premio, giunto alla terza edizione dopo la consegna a Claudio Ranieri e al cavese Emilio De Leo nel 2019 e ai fratelli Simone e Filippo Inzaghi nel 2020, va quest’anno all’allenatore serbo, simbolo dei fondamentali valori dello sport.
La premiazione si è tenuta presso il Complesso Monumentale di San Giovanni. Sinisa Mihajlovic e i giornalisti Gianfranco Coppola e Antonio Giordano hanno ripercorso la carriera del tecnico. Partendo dalle povere origini in Croazia, da cui è dovuto emergere con talento e carattere. Fino al recente passato, con la malattia inaspettata che lo ha portato a riscoprire il valore della vita.
Quella vicenda dell’estate 2019 colpì tutto il mondo del calcio, stupito soprattutto per la forte reazione di Mihajlovic. Il mio primo obiettivo è stato guarire, ma subito dopo il voler diventare un uomo migliore. Il Premio Piero Santin Santin riconosce proprio questo cambiamento della persona, adesso più sensibile e paziente, capace di lasciarsi andare a pianti liberatori di cui non doversi vergognare.
Un uomo spontaneo, corretto e sincero. Così lo hanno descritto gli interventi del vicesindaco di Cava, Nunzio Senatore e del presidente della Lnd Campania, Carmine Zigarelli. Quest’ultimo, visibilmente emozionato, ha ammesso la propria fede laziale e ha espresso grande gioia nel vedere proprio Mihajlovic premiato in Campania.
A simboleggiare invece il grande riconoscimento della città, anche alcuni esponenti della Curva Sud Catello Mari, che hanno colto l’occasione per regalare all’allenatore anche una maglietta celebrativa in nome della tifoseria biancoblu.
Le voci dei protagonisti
Redattore, inviato, conduttore, telecronista.
Giro l’Italia per raccontare calcio e motori, ma non chiamatelo lavoro!