Cavese: marzo mese nero, Santoriello sbotta per il terzo anno di fila

Il mese di marzo evidentemente porta male alla Cavese. Per il terzo anno di fila, infatti, arriva una sonora strigliata alla squadra da parte del patron Massimiliano Santoriello.

La prima volta a inizio marzo del 2018, giornata numero 26. Gli aquilotti furono sconfitti a Picerno e il massimo dirigente tuonò: «Chi ha intenzione a otto turni dalla fine di regalare il campionato al Potenza, vada via immediatamente. Sarà ugualmente pagato, ma non dovrà restare più alla Cavese».

Il bis a fine marzo del 2019, giornata numero 32. Dopo una prima parte di gara disastrosa, i biancoblu riacciuffarono il Rende sul 3-3. Ma la rimonta non andò ugualmente giù al presidente: silenzio stampa e squadra in ritiro punitivo.

Quest’anno il comunicato al vetriolo di Massimiliano Santoriello è arrivato dopo la sconfitta contro la Casertana, giornata numero 29. Nel mirino anche stavolta i calciatori, accusati di non avere rispetto «soprattutto per i tifosi. Devo capire chi vuole stare con me o chi vuole andare via. Pretendo massima professionalità e duro lavoro, in quanto non voglio gente che cammina in campo. Chi aspettava il 28 aprile per andare in vacanza può andare via già stasera. Lunedì può passare in sede, gli pago tutta l’annata, lo ringrazio e ci salutiamo per sempre».

Nella nota diffusa nella tarda serata di ieri, il patron ha esplicitamente accusato i calciatori – non facendo nomi specifici – di violare alcune regole comportamentali, minacciando di collocare fuori rosa chiunque fosse “pizzicato” in giro fuori dagli orari imposti dallo stesso Santoriello. «Confido nell’aiuto dei tifosi. È ora che scendano definitivamente in campo al mio fianco», questo l’appello affinché appunto i sostenitori possano contribuire a vigilare sulla condotta dei calciatori fuori dagli orari di allenamenti e partite.

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