Salernitana, frittata play-out completa. Meulensteen e Curto inguaiano i granata

Meulensteen Sampdoria-Salernitana

L’intossicazione alimentare di parte della rosa granata ha completato la frittata play-out di Genova. La Salernitana è uscita sconfitta con i gol di Meulensteen e Curto da Marassi nell’andata dello spareggio-salvezza, contro una Samp sulle ali dell’entusiasmo per il ripescaggio dalla retrocessione. E ventuno tesserati tra rosa e staff sono stati ricoverati d’urgenza in ospedale lunedì mattina al rientro a Salerno, per problemi gastrointestinali. La società granata ha già inoltrato alla Lega di Serie B la richiesta di rinvio della sfida di ritorno in programma venerdì 20 giugno.

Meulensteen incubo dei granata

Piove proprio sul bagnato per il Cavalluccio. Dopo settimane di polemiche tutt’altro che esauritesi riguardo la legittimità della sfida contro i blucerchiati, la squadra di Pasquale Marino al “Ferraris” è incappata in una brutta replica della sconfitta dello scorso 9 Maggio, perdendo 2-0 con una prestazione molto al di sotto delle attese. Come nel peggior horror è stato ancora l’olandese Meulensteen su assist di Alex Ferrari a punire i campani prima dell’intervallo sugli sviluppi di un angolo, questa volta impattando di testa una bella girata del difensore.

Il raddoppio di Curto inguaia i campani

I granata avevano rischiato più volte lo svantaggio contro lo scatenato Sibilli, fallendo però a loro volta una ghiotta occasione con Tongya. E nei minuti finali di una ripresa con pochi guizzi la Salernitana ha incassato anche il pesantissimo raddoppio, ancora su calcio piazzato. Da una punizione tagliata di Ioannou dalla trequarti è stato Curto a sfruttare una carambola su Gian Marco Ferrari per battere nuovamente Christensen. Decisivo poi un salvataggio del centrale doriano su Raimondo in pieno recupero e una parata di Ghidotti su un colpo di testa di Cerri a tempo quasi scaduto. E adesso all’Arechi al Cavalluccio occorrerà un’impresa per pareggiare lo scarto rimediato e mantenere la Serie B.

L’undici di Cittadella non bissa l’impresa

Come nel match di Maggio la Salernitana ha pagato la pressione del Ferraris e degli oltre 30.000 accorsi a spingere la Samp. A nulla sono valsi i cambi di Marino rispetto al match di campionato. Il tecnico siciliano ha confermato l’undici titolare vittorioso a Cittadella, mentre Evani ha rimpiazzato Altare, Beruatto e Niang con Veroli, Venuti e l’ex Massimo Coda. Ridando fiducia anche al match-winner dell’andata Melle Meulensteen. La Samp è partita forte con Coda bravo ad aprire squarci nella retroguardia granata e lo scatenato Sibilli che ha sfiorato più volte il gol, al cospetto di una Salernitana poco lucida nello schermare gli assalti dei padroni di casa.

Sibilli scatenato nel primo tempo

L’ex Bari ha fatto arrivare il primo squillo a Christensen dopo sei minuti, con un gran destro da fuori. Poi su servizio di Depaoli si è liberato in area con una gran finta su Ruggeri, ma ha incrociato troppo il sinistro sprecando un rigore in movimento. Un quarto d’ora di palese difficoltà per la Salernitana prima di prendere le misure ai blucerchiati. Ma al minuto 25 lo stesso Sibilli con un altro guizzo dal limite dell’area si è liberato al tiro, trovando la risposta superlativa di Christensen che ha salvato il risultato con un gran riflesso. La Salernitana ha avuto un’ottima chance con Tongya, che dalla trequarti si è inventato una bella progressione verso l’area saltando secco Riccio. Ma l’italo-camerunense al momento del tiro si è fatto ipnotizzare da Cragno.

Meulensteen buca Christensen di testa

Errore che è costato caro, perché poco dopo la Samp è passata con una dinamica sinistramente simile a quanto accaduto il mese scorso. Christensen non impeccabile di pugno su un angolo insidioso di Venuti, controcross al volo di Alex Ferrari su cui ha svettato ancora Meulensteen, bucando la porta del portiere danese. “Ferraris” in festa e altra doccia gelata per la Salernitana. Il primo tempo si è chiuso con due grandi chiusure di Ferrari su Simy e di Lochoshvili su Meulensteen, ma nella ripresa l’atteso cambio di passo granata non c’è stato. La squadra di Marino non ha trovato spazi, la Samp si è chiusa con un 5-3-2 basso e compatto, affidandosi alle ripartenze di Venuti e Depaoli.

Salernitana deludente nella ripresa

Proprio quest’ultimo ha impegnato Christensen con un destro da fuori, poi un errore di Ferrari ha permesso a Vieira di liberare Sibilli davanti al danese. Tuttavia l’ex Bari ha sparato alto fugando i dubbi sull’eventuale fuorigioco. Hrustic questa volta non è riuscito a concretizzare una punizione dal limite molto favorevole, poi Marino ha sostituito Simy con Cerri e Corazza con l’ex Stojanovic. La Samp ha perso Cragno, già toccato duro dal nigeriano e poi out per infortunio con Ghidotti al suo posto. Poi l’altro ex Soriano, cinque stagioni in blucerchiato, è subentrato a Caligara. L’inerzia del match non è cambiata e la Salernitana ha continuato a girare a vuoto, mentre Ferrari ha stoppato Borini da buona posizione in area. L’altro Ferrari, Alex, è stato rimpiazzato con Curto da Evani, mossa che si rivelerà decisiva.

Risveglio tardivo nel recupero

Una leggerezza di Lochoshvili ha permesso alla Samp di beneficiare di una punizione dalla trequarti al minuto 86 e dal sinistro insidioso di un altro neoentrato, Ioannou, il centrale ha approfittato di un rimpallo sfortunato sul capitano Gian Marco Ferrari per bucare ancora la porta di Christensen. Due palle inattive fatali e 2-0 pesantissimo. Marino ha buttato dentro anche Raimondo per un finale disperato. Tanti episodi nel recupero: l’espulsione di Borini per un fallaccio su Lochoshvili e quella di Stojanovic per una reazione scomposta, il salvataggio di Curto su Raimondo in piena a area di rigore, quello di Ghidotti su un colpo di testa di Cerri, un tiro masticato di Ferrari dal limite e le schiene di Yepes e Benedetti a respingere i tentativi di Amatucci e Ghiglione. Un risveglio tardivo che non ha portato frutti: il triplice fischio di Aureliano, all’ultima gara della carriera, ha messo in ghiaccio un punteggio che rischia di compromettere definitivamente le speranze di salvezza dei campani.

Meulensteen Sampdoria

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